L’elaborazione di un video immersivo VR360 può essere un’operazione facile. Molte camere consumer, infatti, hanno già integrata questa possibilità. Ma, il fatto stesso di fornire questa opportunità di diventa implicitamente un limite.

Purtroppo per ottenere un buon risultato e dare il nostro marchio di fabbrica, dobbiamo approcciare alla combinazione del footage raccolto. Questa operazione si chiama Stitching e stiamo per vedere come affrontarlo.

Cos’è lo Stitching?

Per la produzione dei cosiddetti video “immersivi” si montano e sincronizzano le immagini registrate da più videocamere contemporaneamente. Lo stitching – cucitura – è il processo di allineamento e fusione delle immagini catturate attraverso diverse videocamere.

Questa fase della produzione di video sferici viene suddivisa di solito in tre fasi:

  • acquisizione: comprende una serie di funzioni che vanno a ricercare, tramite un rilevamento di caratteristiche, gli allineamenti fra le immagini coi quali ridurre le differenze di sovrapposizione fra i pixel;
  • calibrazione: aiuta a ridurre le differenze di distorsione, esposizione, vignettatura e aberrazione cromatica delle immagini causati dalla lente dell’obiettivo della fotocamera;
  • montaggio: esecuzione degli aggiustamenti apportati in fase di calibrazione, combinata con la rimappatura delle immagini per ottenerne una di uscita. I colori vengono ricalibrati fra le immagini per compensare le differenze di esposizione. Tutte le immagini vengono unite e le linee di cucitura ottimizzate per ridurne la visibilità.

Pre produzione: prepararsi allo stitching

Ora che sappiamo di cosa stiamo per parlare, sapete come si chiama la croce e delizia dei videomaker VR360. Un’operazione di cui tener conto dall’inizio alla fine del processo verso la standardizzazione di un prodotto con prezzi accessibili.

Il  set up delle camere è fondamentale ma, in realtà, i problemi sono sempre dietro l’angolo. Come ripetiamo sempre, in ogni aspetto della produzione video VR360 per evitare molti problemi un buon workflow può essere vitale.

In questo articolo vi voglio parlare dello standard che utilizzo per le riprese professionali. L’obiettivo è guidarvi passo passo nell’assemblaggio di un video 360. L’esempio di cui vi parlo è un video realizzato con:

  • RIG Freedom 360;
  • 6 GoPro HERO4 Black;
  • Autopano Video Pro.

Riconosci i tuoi video

Il primo consiglio, che potrebbe sembrare banale, ma vi assicuro preziosissimo è: rinominare sempre le videocamere. Questo va fatto sia fisicamente con un’etichetta sulle GoPro in base alla loro posizione sul rig, che sui file catturati.

La nostra cartella di lavoro, quindi dovrà contenere:

  • Cam1.mp4
  • Cam2.mp4
  • Cam3.mp4
  • Cam4.mp4
  • Cam5.mp4
  • Cam6.mp4

Sincronizza i video

Per fare un test, quindi, utilizziamo Autopano Video Pro (scaricabile anche in versione demo per i primi tentativi). La prima importante operazione è sincronizzare i flussi videoche abbiamo appena registrato, in modo che siano allineati per non creare strani effetti una volta assemblati.

Per farlo posizionare il cursore sul punto del video dove abbiamo fatto le nostre manovre di synch, motion o audio, e avviare la sincronizzazione. Il software automaticamente analizza 30 secondi di video prima e dopo rispetto a dove si è posizionato il cursore.

Il valore di search si può cambiare aumentandolo o diminuendolo in base alle nostre necessità. Una volta avuto un riscontro positivo, ricordiamoci di premere su Apply così che le modifiche vengano salvate in maniera definitiva dal programma.

Cucire i sei flussi

A questo punto possiamo procedere a effettuare il passaggio più delicato, ovvero lo stiching dei vari flussi video. Non esiste una regola ben precisa e si tratta sempre di sperimentare in base al tipo di ripresa effettuata.

Abbiamo 3 opzioni per lo stitching:

  • Stich as GoPro HERO3+/4
    Il programma automaticamente identifica le riprese e le lenti delle GoPro per effettuare il miglior stitching possibile;
  • Pano
    Se abbiamo problemi a raggiungere uno stitching ottimale o vogliamo ottimizzare i tempi, questa opzione ci permette di usare un template già usato in precedenza. Bisognerà però fare attenzione a scegliere il template di uno stitching simile a quello che vogliamo realizzare.
  • Lens model
    Possiamo manualmente immettere il tipo di lente che il programma userà per fare lo stitching. È poco usato.

Le principale opzione che considereremo è Stich as: GoPro 3+/4

La prima cosa da fare è analizzare a che distanza si svolge l’azione principale del nostro video e usare quella situazione per effettuare lo stitching. Esempio: se al centro del nostro video c’è un’azione che si svolge a 5 metri dalla camera, dovremmo essere sicuri che lo stiching sia effettuato su quella distanza e che, quindi, non stiamo scegliendo un frame vuoto. In base agli elementi in campo lo stiching verrà fatto più sul soggetto vicino o lontano.

Normalmente, se la ripresa è stabile, con pochi cambi di posizione del soggetto e pochi movimenti, l’opzione cruenta frame funziona molto bene dando risultati ottimi. Se, invece l’azione cambia e i nostri soggetti si allontanano, possiamo optare per l’opzione current selection. Selezioneremo a questo punto una porzione di video e faremo analizzare ad Autopano Video i vari flussi.

Et Voilà! Ecco assemblato il vostro primo video 360!

Importanza del valore RMS

Il programma di Kolor vi fornirà un valore RMS, calcolato in questo modo.  Questo valore si si riferisce alla qualità dello stitching delle riprese. Un valore pari a 3 o inferiore è indicazione di un ottimo risultato.

Mi raccomando, non esitate a sperimentare modalità di stitching diverse e a fare lo stitching su porzioni diverse di video. Vi sorprenderete di quanto la qualità possa cambiare. Come vi ho già anticipato, comunque, ogni situazione è un caso a sé, ed occorre un po’ di dimestichezza per sciogliere ogni singola matassa. Il 4 e 5 Novembre, a Milano, al VR360 – Professional Training avremo modo di affrontare aspetti più tecnici dello stitching e delle riprese con cui abbiamo creato il nostro showreel!